Coronavirus, arriva il bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva

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A partire dal 1 aprile sarà possibile richiedere il bonus di 600 euro previsto dal Decreto Cura Italia per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Sarà una tantum e si riferisce per adesso soltanto al mese di marzo.

A chi spetta e come richiederlo?

Potranno beneficiare del suddetto bonus:

i liberi professionisti con partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020; inclusi i lavoratori che partecipano a studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione Separata dell’Inps;

i collaboratori coordinati e continuativi che abbiano un rapporto attivo al 23 febbraio 2020 e siano iscritti alla Gestione Separata dell’Inps.
i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni Speciali dell’AGO, l’Assicurazione Generale Obbligatoria (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali;
gli operai agricoli a tempo determinato
i lavoratori dello spettacolo

Se alcuni piccoli dettagli variano a seconda della categoria, tratto comune resta il fatto che il bonus non concorre alla formazione del reddito; che per richiederlo è comunque necessario non essere titolari di pensione; che non può essere erogato ai percettori del reddito di cittadinanza.
Per tutti, l’effettuazione della domanda seguirà un iter particolare partendo dal portale online dell’Inps :

Come si chiede?

Non c’è un requisito economico per accedere, se non per i lavoratori nel settore del turismo, che dovranno dimostrare di aver lavorato fino al 17 marzo. E’ possibile presentare domanda anche nei giorni successivi al 30 marzo.

Sarà attivata una procedura veloce con credenziali semplificate.

Chi non è in possesso di un PIN dispositivo, di uno SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2 o superiore, di una Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per accedere al proprio profilo sul sito dell’INPS può tirare un sospiro di sollievo. L’Istituto – attraverso il messaggio n. 1381 del 26 marzo – ha infatti confermato che, se da un lato le precedenti credenziali rimangono comunque valide e utilizzabili per l’inoltro delle domande relative al bonus, dall’altro ha stabilito una procedura semplificata di rilascio del Pin, che non avverrà più in due passaggi (il primo online e il secondo per posta), ma in uno soltanto.

Gli interessati potranno dunque ottenere tale Pin semplificato sul sito, oppure chiamando il numero verde 803164 da rete fissa o lo 06164164 da cellulare; una volta ricevute poi via sms o via mail le prime otto cifre, l’utente potrà operare direttamente sul sito per compilare e presentare la domanda per l’indennità di 600 euro.

Il bonus pare potrà essere richiesto anche dai lavoratori autonomi o professionisti iscritti agli Ordini che non versano i contributi all’INPS, ma ad altre casse previdenziali. Nell’articolo 44 del Decreto Cura Italia si specifica infatti che «i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria» potranno vedersi riconosciuta un’indennità qualora abbiano «cessato, ridotto o sospeso la loro attività» attraverso un Fondo denominato ‘Fondo per il reddito di ultima istanza’, con criteri di priorità, modalità di attribuzione e quota del limite di spesa da definire entro trenta giorni dall’entrata in vigore del Decreto stesso. Tradotto, con la previsione del reddito di ultima istanza, commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, giornalisti, ingegneri, avvocati, etc. potranno beneficiare – sulla base dei requisiti che saranno disposti con Decreto del Ministero del Lavoro e del Mef – a un bonus di importo ancora da decidere, adempimenti per non gravare sugli iscritti; aiuti in caso di contagio o quarantena; gestione dei problemi contingenti tra cui la scarsa liquidità.

Inostri uffici sono disponibili a fornire ulteriori chiarimenti e a provvedere alla compilazione, gratuita, ai soci e non della domanda relativa alla richiesta del bonus di 600 euro.

Per assistenza e informazioni:

 

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2 Commenti su questo Argomento: “BONUS DI 600 EURO PER AUTONOMI E P.IVA

  1. In caso di problematiche per la richiesta di supporto al reddito l’ASCOM è disponibile a fornire assistenza, anche ai non soci, per l’evasione di questa pratica in INPS?

    1. Può Rivolgersi senza problemi ai nostri uffici, ai recapiti indicati in questa informativa, che le forniranno gratuitamente tutta l’assistenza di cui ha bisogno per portare a buon fine la pratica in questione.

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